Gli indici azionari
Ogni paese o area economica mondiale possiede un indice “rappresentativo” di quell’economia. Gli indici hanno proprio lo scopo di concentrare in un numero e in un trend le performance di una determinata economia.
In Italia, ad esempio, l’indice più conosciuto è dato dal FTSE MIB e rappresenta da solo circa l’80% dell’intero valore borsistico italiano. Tale indice è costruito sommando i 40 titoli più rappresentativi del mercato italiano, pesati per il loro valore di borsa e per il cd “flottante” ossia il numero di azioni in circolazione.
Se poniamo con It il valore dell’indice al tempo t abbiamo che esso è dato da
It =Mt /Dt
Dove
Mt = capitalizzazione totale di mercato al tempo t
Dt = divisore al tempo t
Senza entrare in troppo tecnicismi si tratta, sostanzialmente, di creare una sorta di portafoglio dei titoli più rappresentativi del mercato e di pesare la quantità di ognuno in base al suo valore di borsa.
Dal punto di vista tecnico va detto che non tutti gli indici sono calcolati in questa maniera ma, come il Dow Jones, a volte il peso è dato solo dal prezzo del titolo: i titoli che hanno un prezzo più alto pesando di più!
Ai fini del trading online è necessario sapere che gli indici borsistici mondiali sono altamente correlati tra di loro nel senso che, spesso l’andamento di un indice dipende da quello di un altro e così via: la mattina si guarda a come ha chiuso Tokyo o Shangai, poi si vede come aprono le borse europee e, infine, si guarda all’America.
Per maggiori dettagli sull’indice di borsa italiano vi rimandiamo alla pagina della borsa italiana FTSE MIB.