- Il bitcoin ha chiaramente perso la sua funzione di asset difensivo ultimamente.
Giovedì il bitcoin è crollato, il massimo in quasi un mese tra le vendite di asset rischiosi. BTC ha perso il 7,7%, chiudendo la giornata vicino a $ 40.700. Ethereum è sceso del 7,7%, mentre sono scese anche le altre principali altcoin della top ten, dal 5,4% (Binance Coin) all’8,5% (Terra).
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute, secondo CoinGecko, è scesa del 7,3%, a 1,94 trilioni di dollari. Bitcoin ha venduto più attivamente degli altcoin, il che ha portato a una diminuzione dell’indice di dominance Bitcoin dello 0,3%, al 39,8%. L’indice Cryptocurrency Fear and Greed è crollato di 22 punti a 30, tornando in uno stato di paura.
Il bitcoin ha chiaramente perso la sua funzione di asset difensivo ultimamente, mostrando quasi nessuna correlazione con l’oro, che era molto richiesto mercoledì e giovedì.
Il quadro tecnico sembra ribassista nel breve termine. Il bitcoin non ha tenuto al di sopra della media di 50 giorni ed è sceso al di sotto dei precedenti minimi locali. È del tutto possibile che da fine gennaio a metà febbraio abbiamo assistito a un pullback dopo lo slancio del calo, e ora si sta formando un nuovo step down.
JPMorgan Bank ha indicato che le criptovalute sarebbero state influenzate negativamente dall’inasprimento della politica monetaria statunitense. Questo approccio mette le criptovalute alla pari con le società in crescita, che nelle ultime settimane sono state anche sottoposte a crescenti pressioni a causa dell’aumento dei tassi di interesse di mercato.
Charles Munger, un socio del leggendario investitore Warren Buffett, ha paragonato le criptovalute a una “malattia venerea” e ha elogiato la Cina per averle vietate. Secondo lui, le criptovalute sono utilizzate da hacker, criminali e da coloro che evadono le tasse.
Fonte: Forexlive



