La “grande maggioranza” delle istituzioni possiederà le criptovalute entro il 2026

L’industria delle criptovalute ha ricevuto una buona dose di buone notizie sotto forma di un nuovo sondaggio Fidelity che suggerisce che l’adozione istituzionale di massa sta arrivando.

In breve

  • Un sondaggio di Fidelity Digital Assets ha rilevato che il 90% degli investitori istituzionali prevede di possedere criptovalute entro il 2026
  • L’interesse è più forte in Asia, ma anche gli investitori in Europa e negli Stati Uniti stanno diventando più rialzisti

Il numero di investitori istituzionali – gestori patrimoniali, fondazioni e così via – che possiedono asset crittografici è cresciuto notevolmente e continuerà a farlo in futuro, secondo un nuovo sondaggio di Fidelity Digital Assets.

Secondo il sondaggio, il 70% degli investitori istituzionali intende acquistare o investire in asset digitali nel prossimo futuro, con oltre il 90% che prevede di farlo entro il 2026.

Mentre l’industria delle criptovalute sforna regolarmente sondaggi ottimistici, i risultati di Fidelity sono degni di nota date le dimensioni e l’influenza dell’azienda nei mercati finanziari più ampi. I risultati sono anche una piccola notizia brillante per il settore in un momento in cui i mercati sono stati impantanati in un crollo di mesi .

Tom Jessop, il presidente di Fidelity Digital Assets, attribuisce i risultati rialzisti a una “crescente sofisticatezza” nei confronti delle criptovalute tra i gestori di denaro professionisti e ai nuovi atteggiamenti nati dalle recenti crisi.

“La pandemia – e le misure fiscali e monetarie in risposta ad essa – è stata un catalizzatore per molti investitori istituzionali per definire la loro tesi di investimento e renderla operativa”, ha affermato Jessop in una nota.

L’indagine, condotta alla cieca, ha raccolto le opinioni di oltre 1.100 investitori istituzionali, approssimativamente divisi tra Stati Uniti, Europa e Asia. Ha definito la proprietà delle criptovalute come possedere direttamente risorse digitali o investire in società nel campo delle criptovalute.

Un’altra caratteristica degna di nota del sondaggio è stata che gli investitori asiatici hanno attualmente una notevole maggiore esposizione alle criptovalute rispetto ad altre parti del mondo, ma che quelli negli Stati Uniti e in Europa stanno recuperando rapidamente terreno.

Tuttavia, c’è ancora un certo scetticismo nei confronti delle criptovalute tra le istituzioni. Gli investitori hanno citato la volatilità dei prezzi come il principale deterrente per l’acquisizione di criptovalute, ma hanno anche espresso preoccupazione per il rischio di manipolazione del mercato e la mancanza di fondamentali per valutare il valore.

Fonte: decrypt.co

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