L’Iran sta continuando a esplorare i vantaggi delle criptovalute per evitare i duri effetti delle sanzioni statunitensi.
La Banca Centrale dell’Iran (CBI) consentirà alle banche, ai cambi di valuta e ai minatori autorizzati di pagare le importazioni utilizzando criptovalute.
Secondo un rapporto del sito iraniano Financial Tribune, la CBI ha emesso una notifica alle banche e agli scambi autorizzati sul nuovo quadro normativo per i pagamenti crittografici. Il governo approverà presto un disegno di legge per chiarire la regolamentazione se nel paese.
Crypto come strumento per evitare le sanzioni statunitensi
La tensione tra gli Stati Uniti e l’Iran si è acuita negli anni e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha in qualche modo paralizzato l’economia iraniana, fortemente dipendente dai traffici internazionali come il gas e l’elettricità.
A questo proposito, l’Iran ha esplorato i vantaggi delle criptovalute e come possono aiutare il paese a bypassare le sanzioni. Come riportato , l‘Iran è diventato il primo al mondo a costituire Bitcoin come mezzo di scambio il 29 ottobre 2020. Entro gennaio 2021, il governo ha rilasciato oltre 1.000 licenze per apparecchiature di criptazione mineraria, offrendo persino centrali elettriche ai minatori.
Il mining di criptovalute è legale in Iran, ma ogni minatore necessita di una licenza del Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio per operare legalmente. I minatori autorizzati devono vendere BTC minati alla banca centrale iraniana attraverso i canali forniti dall’entità.
Fonte: cryptopotato



