Lo S&P ha raggiunto il suo target di lungo periodo: 2.400. Ora ci siamo, come vi dicevamo se fossimo costretti ad aprire una posizione sarebbe ribassista ma, come si fa sempre con gli indici, è meglio aspettare un paio di sedute.
Nella newsletter di questa settimana, la prima di maggio, analizziamo se il vecchio detto sui mercati “Sell in May and go away!”, ossia “Vendi in Maggio e vai in viaggio” abbia un riscontro di analisi tecnica. Per questo analizziamo il grafico dello S&P500. Vediamo subito il grafico mensile:
Questo grafico è molto interessante. Analizzando il periodo spazio temporale in cui il mercato è fatto il suo massimo e il suo minimo nel periodo 2000 – 2009, vediamo che il mercato ha perso quasi 900 punti in 9 anni. Da quando il mercato è tornato sul livello massimo del 2000 ha fatto 900 punti al rialzo e sono quasi passati altri 9 anni. Diciamo che se dovessimo fare un’analisi di medio lungo periodo siamo quasi alla fine di un ciclo rialzista che, però, si completa tra altri 100 punti e circa 6 mesi di tempo. Quindi aspettiamo fine anno!
Vediamo ora il grafico settimanale:
Il grafico settimanale ci dice che siamo in un canale rialzista da circa 8 anni. Il segnale di allerta non è dato dal grafico ma dagli oscillatori. Sia il MACD che il RSI sono abbastanza stressati sull’ipercomprato. In particolare il RSI è sul massimo storico. Vediamo ora il grafico giornaliero:
Qui il segnale è un po’ più preoccupante sul lato operativo. Il mercato sembra già su un livello, 2.400, che è un massimo difficile da valicare. Il mercato potrebbe raggiungerlo come essere già in un punto di massimo viste le profonde “divergenze” presenti sul MACD e sul RSI. Quindi se dovessimo aprire già oggi una posizione sullo S&P 500 sarebbe ribassista con stop loss poco sopra i 2.400 e un take profit sui 2.300.



