Se siete tra i fortunati ad aver comprato almeno un Bitcoin o una parte, forse vi sarete chiesti se le Criptovalute sono soggette alla tassazione, se dovete pagare delle tasse e in caso quante. Ancora non tutti i commercialisti sono preparati su questo argomento, dato che le Criptovalute sono un mondo a sé.
- 1 E’ necessario dichiarare le Criptovalute possedute all’Agenzia delle Entrate?
- 2 Chi deve pagare le tasse sulle Criptovalute?
- 3 Persone fisiche e tasse sulle Criptovalute
- 4 Imprese e tasse sulle Criptovlaute
- 5 Cosa dice l’Agenzia delle Entrate sul Bitcoin e sulle Criptovalute
- 6 CONSOB e Criptovalute
- 7 Quali sono i moduli da compilare per dichiarare le Criptovalute?
- 8 Tasso di cambio delle Criptovalute
- 9 Come posso acquistare le Criptovalute?
- 10 FAQ: Domande frequenti
E’ necessario dichiarare le Criptovalute possedute all’Agenzia delle Entrate?
Attualmente no, non è necessario dichiarare che si possiedono dei Bitcoin. Il settore ad oggi è molto particolare e diciamo che si cammina su di un filo.
Se però non volete avere di questi problemi, ma preferite investire sul Bitcoin, allora il nostro consiglio è quello di fare Trading online con il Broker eToro, il quale vi offre tutta le sicurezza possibile.
In Italia esistono delle disposizioni fiscali inerenti al possesso di Criptovalute?
Attualmente l’Agenzia delle Entrate ha associato le Criptovalute alle valute straniere, e di conseguenza le ha classificate come tali. Questo ha portato una consequenziale classificazione ai fini delle imposte (solo per le imprese).
Certamente l’argomento tasse in Italia è già di per sé complesso, immaginate per le Criptovalute.
Chi deve pagare le tasse sulle Criptovalute?
La tassazione verso le Criptovalute è ancora un pochino incerta.
Per iniziare è necessario fare una distinzione fra persone fisiche e imprese, in quanto ci sono delle differenze legislative.
- Persone fisiche: Non sono tenute a pagare nessuna tassa inerente al Bitcoin;
- Le imprese: In questo caso le Criptovalute sono considerate come valute estere.
Persone fisiche e tasse sulle Criptovalute
Le persone fisiche o cittadini privati non devono pagare le tasse, anche se si dovesse avverare una Plusvalenza. L’Agenzia delle Entrate prevede il pagamento delle tasse, solo quando questa attività diventasse speculativa.
Cosa si intende per speculativa?
L’Agenzia delle Entrate intende per attività speculativa quando in un anno viene superato per sette giorni consecutivi il limite di possesso di Bitcoin per il valore di 51 mila euro.
Perciò se non rientrate in questa dicitura non dovrete pagare le tasse.
Imprese e tasse sulle Criptovlaute
Per quanto riguarda le imprese dato che le Criptovalute hanno valore come una valuta estera, non vi è necessità di dichiarare la quantità posseduta, ma è necessario dichiarare qualsiasi operazione eseguita.
Se un giorno il proprietario dei Bitcoin li volesse vendere e se vi ricavasse una differenza di valore, allora solo in quel caso dovrebbe pagare le tasse.
Qui entra in gioco la plusvalenza, con l’aliquota del 26%.
Inoltre sarebbe necessario comunicare il tutto nella dichiarazione dei redditi, vi sono degli spazi appositi: Plusvalenze/Minusvalenze.
Cosa dice l’Agenzia delle Entrate sul Bitcoin e sulle Criptovalute
L’Agenza delle Entrate ha espresso il suo parere verso il Bitcoin in questi termini: Il Bitcoin è una tipologia di moneta “virtuale”, o meglio una “Criptovaluta”, utilizzata come “moneta” alternativa a quella tradizionale avente corso legale emessa da un’Autorità monetaria. Questo è stato estrapolata dalla RISOLUZIONE N. 72/E.
Nel decreto legislativo del 4 ottobre 2019 con numero 215, sono state stabilite delle regole. L’Italia è stato uno dei primi Stati membri della Comunità Europea ad adottare tale direttiva.
Un altro Ente che si è espresso in merito al Bitcoin è la CONSOB, vediamo cosa ha dichiarato.
CONSOB e Criptovalute
La CONSOB è la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. La CONSOB è un’autorità presente in Italia con sede a Roma, la quale si occupa di supervisionare le attività finanziarie e di tutelare gli investitori.
Navigando sul sito della CONSOB abbiamo potuto trovare queste informazioni:
- Le monete virtuali non hanno corso legale in quasi nessun angolo del pianeta e dunque l’accettazione di tale pagamento è solo su base volontaria;
- Le monete virtuali non sono regolate da Enti Centrati Governativi, ma sono generalmente emesse e controllate dall’ente emittente secondo delle regole proprie, a cui i membri aderenti accettano di aderire;
- Ci sono Stati che hanno deciso di sperimentare, sotto proprio controllo, l’utilizzo della moneta virtuale nei propri Paesi.
Quali sono i moduli da compilare per dichiarare le Criptovalute?
Come abbiamo detto solo la plusvalensa è tassabile, questa deve essere indicata nel ” Quadro RT ” del modello dei redditi P.F.
L’imposta sostitutiva è del 26% e deve essere liquidata dal contribuente nella propria dichiarazione dei redditi nel modulo Quadro RT: Modello Redditi Persone Fisiche (cd. Regime Amministrativo).
Esiste un altro modello da compilare per l’Agenzia delle Entrate, questo serve per monitorare le attività finanziarie estere e delle Criptovalute, questo modulo si chiama ” Quadro RW “. Tale modulo deve essere compilato al fine di monitorare le attività fiscali delle persone residenti in Italia, ma che hanno degli investimenti all’estero.
Tasso di cambio delle Criptovalute
Se doveste presentare i moduli sopra indicati sarà necessario convertire gli importi in Euro, il contro valore lo dovrete indicare nel Quadro RW.
Anche le Plusvalenze da indicare nel Quadro RT sono da esprimere in Euro.
Come posso acquistare le Criptovalute?
Volendo comprare le Criptovalute sarà necessario iscrivervi ad un Exchange. Il quale vi permette tramite un versamento di valuta corrente di comprare e depositare la Criptovaluta su di un portafoglio.
Alcune piattaforme di Exchanges vi offrono il portafoglio online ( In questo modo non dovrete dichiarare nulla). Oppure potrete conservare le vostre Criptovalute su Wallet esterni o anche detti privati.
Le Criptovalute sono tassabili solo se risiedono in un portafoglio privato.
Gli Exchanges non hanno le regolamentazioni da parte di Organi di Controllo Superiori come invece succede per i brokers di rrading online.
Con l’iscrizione su una piattaforma di trading online non potrete comprare in modo reale le Criptovalute ma vi speculerete sopra con i CFD.
Queste sono due modalità differenti, noi di Tradingmani.it vi consigliamo di accedere tramite il Trading online. Questo perché è regolamentato dalla CySEC e dalla CONSOB.
FAQ: Domande frequenti
Le tasse si devono pagare solo se si possiedono più di 51 mila euro in Bitcoin per più di 7 giorni.
Per pagare le tasse sulle Criptovalute sarà necessario eseguire la dichiarazione dei redditi, compilando il Quadro RT e il Quadro RW.
Questo settore è molto complesso, noi vi consigliamo di fare Trading CFD con il Broker eToro.
Potrai conservare le Criptovalute acquistate sia in dei Wallet online che privati.
L’Agenzia delle Entrate definisce le Criptovlaute come valute estere.



