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Analisi Fondamentale: Cos’é e Come Funziona | Guida [2023]

L’analisi fondamentale tenta di determinare il “valore giusto” (fair value) di un azione partendo dai dati di bilancio dell’azienda stessa e da una proiezione nel futuro di quelli che verosimilmente saranno gli utili nel futuro (senza scadenza!) dell’azienda stessa. Il concetto si basa sul principio che quell’azione oggi ha un prezzo che rende indifferente all’acquirente o al venditore avere l’azione o la somma necessaria ad acquistarla. Questo perché nel futuro io avrò una serie di flussi in entrata (dividendi) la cui somma (attualizzata) corrisponde esattamente al prezzo.

Dal nostro punto di vista questo tipo di analisi è solo filosoficamente opposto all’analisi tecnica mentre, dal punto di vista operativo, può essere sicuramente di aiuto. Quando una banca di affari compila un giudizio su una certa azione (comprare, vendere, tenere, ecc…) altro non fa che un’analisi fondamentale sull’azienda.

Una volta che si decide di avvicinarsi al mondo del trading online è opportuno iniziare un percorso di formazione che implichi lo studio dell’Analisi Fondamentale e non da meno  dell’analisi tecnica. Entrambe queste due tipologie di analisi sono importantissime per l’attività del trading online. Di seguito parleremo in modo approfondito dell’Analisi Fondamentale.

Quant’è importante l’Analisi Fondamentale?

L’analisi fondamentale è un metodo per valutare gli Asset che sono legati a fattori esterni, socio economici. L’analisi fondamentale si occupa di capire come verranno modificati i prezzi, di quei determinati Asset nel futuro.

Come abbiamo anticipato nell’introduzione dell’articolo, esistono due tipologie di analisi, le quali sono utilissime per capire e anticipare tutti i movimenti dei mercati.

Quando parliamo di mercato azionario queste sono le due analisi da eseguire:

Oggi trattiamo l’argomento dell’analisi fondamentale, in merito al trading online. Prima di proseguire l’articolo e soffermarci su quali sono le analisi che deve svolgere il fondamentalista, poniamo uno sguardo attento sui concetti dell’analisi fondamentale.

Analisi tecnica VS Analisi fondamentale

In Borsa vengono utilizzati due metodi per decidere l’ingresso sui mercati azionari, forex, futures, opzioni o commodities (materie prime), e le apposite analisi che vengono adottate sono appunto quella tecniche e quella fondamentale.

La prima, l’analisi tecnica, si basa principalmente sulla serie storica dei prezzi di un determinato strumento, per comprendere le probabilità del sottostante di aumentare o diminuire in valore nel futuro, e quindi il modo in cui si dovrebbe investire su di esso.

Obiettivo dell’analisi fondamentale è invece quello di determinare il valore di uno strumento finanziario, soffermandosi su più aspetti, ad esempio il bilancio di una società nel caso di trading in azioni, o aspettative di tasso di interesse quando trattasi di trading su valute, forex trading, il tutto cercando di stimare se uno specifico strumento finanziario è sopra o sotto stimato.

Generalmente gli investitori di lungo termine prendono le loro decisioni operative optando per un’analisi fondamentale; differentemente gli operatori di breve termine vertono maggiormente sui fattori tecnici. Anche se vi sono eccezioni, come regola generale, gli investitori di lungo termine tendono a basare le loro decisioni operative sui fondamentali mentre gli operatori di breve termine tendono a concentrarsi maggiormente su fattori tecnici.

Quali sono le Analisi che deve svolgere il Fondamentalista?

L’analisi fondamentale come abbiamo affermato, studia i fattori micro e macro economici legati ad un determinato Asset. L’analisi fondamentale studia gli storici, gli andamenti stagionali per capire come si comporterà un tale mercato nel futuro.

Ma non si ferma qua, l’analisi fondamentale prende in esame anche gli eventi esterni, facciamo un esempio, prendiamo in considerazione il cotone. L’analisi fondamentale studierà tutto ciò che gira intorno al cotone, l’andamento economico e politico del paese di appartenenza.

L’analista fondamentale porrà attenzione anche alle situazioni climatiche, questo perché se vi sono delle situazioni climatiche avverse, sarà compromesso anche il raccolto del cotone, con conseguente rialzo o ribasso del suo prezzo.

Oltre che essere utilizzata per i mercati azionari, l’analisi fondamentale è utilizzata per capire la situazione di un’azienda o società. In questo caso il fondamentalista farà le seguenti analisi:

  • L’analisi settoriale: Formula varie previsioni sulle possibilità di un determinato evento prendendo in esame più variabili, non solamente di natura economica.
  • Analisi effettiva dei bilanci: Tramite questa analisi si studia il valore effettivo della compagnia che l’analista ha preso in esame.
  • Valutazione lancio Nuovi Prodotti: Sempre inerente all’azienda, in questa sezione di analisi si studia, se sia positivo oppure no lanciare nuovi prodotti aziendali.

Tutte queste analisi sono supportate da dei calcoli, che servono per avere dei rapporti precisi e conoscere alla perfezione la situazione di una determinata azienda.

Calcoli base dell’Analisi Fondamentale

Prima di proseguire e approfondire il trading online, soffermiamoci sui concetti base dell’analisi fondamentale. Come nell’analisi tecnica, anche nell’analisi fondamentale ci sono dei concetti e delle formule base. Il calcolo più importate è il prince / earning (P/E), ovvero è il rapporto tra il prezzo di uno strumento finanziario e i suoi utili.

Per calcolare il P/E esiste il metodo Peter Lynch, con il quale vengono presi in considerazioni gli utili degli ultimi tre anni dell’azienda in questione. Verrà calcolato il tasso di crescita facendo di conseguenza una media di tutti gli incrementi. Il valore ottenuto dalla media d’incremento sarà il nostro P/E.

Il P/E verrà a sua volta confrontato con il prezzo di mercato, indicandoci se l’azienda è sopravvalutata oppure sottovalutata.

Questo calcolo serve per comprendere l’effettiva quotazione dell’azienda e di conseguenza come deve comportarsi il trader. Questo non è l’unico calcolo nell’analisi fondamentale, ma ce ne sono altri, che grazie a dei parametri specifici riescono a stabilire la correttezza di un prezzo.

  • ROE (Return on equitY): Il ROE indica e calcola un ritorno sul patrimonio netto, ovvero come e quanto hanno fruttato gli investimenti fatti;
  • Debt/equity: questo indica il livello di indebitamento di un’azienda rispetto al patrimonio netto;
  • PEG (Price earning/ growth): Viene utilizzato per valutare la società, rapportando il P/E al tasso di crescita;
  • Il PSR (Price/ sales ratio): Questo valore si ottiene dividendo il prezzo e le vendite, il PSR serve per individuare subito quando un’azienda è sottovalutata.

Questi sono i calcoli che vengono eseguiti dai fondamentalisti, ovvero gli analisti che si occupano di eseguire l’analisi fondamentale.

Il compito principale del fondamentalista è quello di svolgere l’analisi delle potenzialità di un’azienda, considerandone anche la potenzialità futura, questo avviene tramite il confronto con un valore attuale di mercato.

Come abbiamo anticipato, avvicineremo l’analisi fondamentale al trading online

La teoria di Charles Dow

Charles Dow, è considerato dai più il padre dell’analisi tecnica.

Fonda intorno al 1900 la Dow Jones & Company, e scrisse vari articoli sulle modalità di andamento del Dow Jones Industrial Average e del Dow Jones Transportation Index.

A seguito dei suoi studi, asserì che i mercati tendono a muoversi in modo simile nel corso del tempo; il materiale da lui prodotto, fu ampliato da altri operatori, Dow Theory”. Nonostante tale teoria fu scritta anni addietro, molti dei suoi punti sono ancora attuali.

Questa teoria, è stata suddivisa in 6 principi fondamentali.

Secondo il primo principio della teoria di Dow, nei mercati si possono rilevare 3 tendenze o trend:

  • Up Trend è il momento in cui l’andamento successivo dei prezzi chiude a livelli superiori rispetto a quelli raggiunti nel movimento precedente, e quando si verifica il succedersi di massimi e minimi crescenti;
  • Down Trend, il cosiddetto movimento decrescente di massimi e minimi;
  • Correzioni, quando i prezzi muovono bruscamente in verso contrario alla direzione attuale per poi riprendere nella direzione originaria (continuazione).

Il secondo principio della teoria di Dow è che il trend ha 3 fasi:

  • Accumulazione: quella fase in cui grandi investitori e trader esperti prendono posizione nel mercato comprando quello che la massa vende. Il prezzo non subisce forti cambiamenti in quanto i grandi investitori e trader esperti rappresentano la minoranza rispetto alla massa e conseguentemente non si riesce a far prendere una direzione ben precisa al mercato;
  • Partecipazione in massa: quando il pubblico inizia a operare nella stessa direzione dei cosiddetti esperti. In tal caso possono susseguirsi rapide variazioni di prezzo;
  • Euforia: fase in cui i grandi speculatori e investitori iniziano a “smobilitare” le loro posizioni.

Uno dei migliori esempi di queste 3 fasi, è la lunga fase di trend rialzista partita dall’anno 2003 e sfociata nella crisi economica del novembre 2007. Terzo principio è che i mercati scontano tutte le notizie: notizie di carattere politico, economico o sociale che siano, si riflettono sull’andamento dei prezzi. Questo principio è in linea con la teoria di mercato efficiente.

Il quarto principio della teoria di Dow è che le medie si devono confermare a vicenda. Queste si riferiscono al Dow Jones Transportation Index e il Dow Jones Industrial Average.

Per comprendere ciò importante ricordare che ai tempi di Dow la crescita negli Stati Uniti derivava in particolare dal settore industriale. I due indici, ossia le medie ponderate dei titoli che li compongono, sono composti da aziende manifatturiere e da imprese ferroviarie, mezzo adoperato per spedire le merci dai produttori al mercato. La manifestazione di un indice risultava da una conferma dell’altro: maggiori erano i profitti e più si innalzava la necessità di spedire beni.

Secondo Dow quando le due medie si muovono in direzioni opposte il mercato stava per cambiare direzione. In base al quinto principio, i trends devono essere confermati dai volumi. Pur essendo svariati i motivi per cui i prezzi possono muoversi con bassi volumi, il movimento con alti volumi aumenta drasticamente le probabilità che il movimento in via di sviluppo sia rappresentativo. In ultimo il sesto principio, secondo il quale il trend esisite fino a segnali definitivi che ne decretano la fine. Possono verificarsi movimenti contrari al trend primario, ma quest’ultimo non può decretarsi finito fino ad un’evidenza concreta.

E’ meglio applicare l’Analisi Tecnica o l’Analisi Fondamentale?

Come detto sopra, le persone tese a comprare/vendere con ottica di breve termine, optano per la prima scelta, ossia l’analisi tecnica, mentre coloro che adottano un’ottica di lungo termine preferiscono di gran lunga l’analisi fondamentale. La prima tipologia di analisi si basa solo ed esclusivamente sull’analisi delle serie storiche dei prezzi, mentre la seconda si concentra su tutto il resto, anche di cose come lo stato generale dell’economia, i tassi di interesse, la produzione industriale, i guadagni e la gestione.

Nel caso in cui si prende in esame un sottostante adottando l’analisi fondamentale, sono possibili due approcci, un primo che prevede lo studio di particolari, come i guadagni se trattasi di un’attività commerciale, per poi giungere ad un quadro più ampio. Si inizia con un’analisi “macro” come l’economia per poi analizzare i dettagli, come i guadagni, nel caso di un titolo.

Solitamente quando si parla dell’economia degli Stati Uniti si fa riferimento ad essa come ad un’economia capitalistica o libero mercato. In un mercato capitalista o economia di libero mercato, produzione e la distribuzione di beni e servizi è fatta principalmente da aziende private NON governative ed il prezzo di tali beni risulta dal libero mercato, in contrasto con l’economia socialista pianificata, in cui produzione, distribuzione e prezzo di beni e servizi, è gestita dal governo.

Nonostante i più ritengono che l’economia degli Stati Uniti sia un’economia capitalista, in realtà è il frutto di un’economia mista, all’interno della quale il governo gestisce alcune cose in nome della popolazione, come i militari, costruzione di strade, e l’istruzione.

Per un trader è importante conoscere questi concetti in quanto sapere che un’economia segue idee di stampo capitalistico, è in linea con idee di espansione, pro-business e quindi crescita. Diversamente idee di tipo socialista sono ritenute dal mercato anti-business e sfavorevoli alla crescita.

L’Analisi Fondamentale e i mercati

Il trader che utilizza l’analisi fondamentale per capire i mercati, avrà una maggiore consapevolezza dei movimenti dei prezzi.

Utilizzare l’analisi fondamentale nel trading online fa in modo che l’investitore abbia una valutazione nel tempo di quel determinato Asset. Questo perché l’analisi fondamentale fa uno studio molto approfondito del mercato o dell’azienda in questione. L’analisi fondamentale studia le evoluzioni dei mercati nel tempo, passato, presente e futuro.

L’analisi fondamentale studia gli storici dei mercati.

La cosa più importante quando si fa analisi fondamentale è l’essere informati sulle notizie del paese in cui l’attività scelta ha maggiore impatto. Ogni attività scambiata nel mercato è influenzata dalle notizie di natura politica ed economia per quel paese.

“Le notizie vi aiutano a determinare il prezzo futuro di una attività scelta per fare trading.”

Come applicare l’Analisi Fondamentale ai mercati

Dopo aver chiarito quanto sia importate l’analisi fondamentale associata ad esse. E’ arrivato il momento di comprendere come applicare l’analisi fondamentale al trading online, ci sono tre passaggi che vengono ritenuti fondamentali, ora ve li esplicheremo.

  1. Passaggio numero 1: Il trader dovrà consultare il calendario economico, per conoscere meglio il mercato su cui vuole operare. La presa visone del calendario economico è molto importate anche per quanto riguarda le strategie da attuare.
  2. Passaggio numero 2: Qui entra in gioco le formazione del trader. Questo perché il trader dovrà analizzare e studiare gli eventi macroeconomici inerenti al settore in cui si vorrà andare ad investire.
  3. Passaggio numero 3: Capire con quale piattaforma o broker si voglia iniziare il trading online.

Questi sono i tre passaggi importanti per iniziare ad applicare l’analisi fondamentale al trading online. Ora soffermiamoci sull’analisi fondamentale e quali sono gli studi che fanno parte di questa disciplina.

Come applicare l’Analisi Fondamentale al Trading Online

Fare trading online, tramite un broker che mette a disposizione una piattaforma, non è sempre semplice e remunerativo. Per fare trading online ci vuole esperienza e formazione e studiare i vari tipi di analisi.

Conoscere le strategie del trading online vi potrà aiutare a diventare dei trader dei successo.

Applicare l’analisi fondamentale al trading è molto semplice basta seguire delle linee base. Il trader che vuole iniziare ad utilizzare l’analisi fondamentale nel trading dovrà seguire questi punti:

  • Esaminare e confrontare i bilanci dell’azienda;
  • basandosi sul consensus;
  • Verifiche ed elaborazioni proprie.

Nel trading online l’utilizzo dell’analisi fondamentale è di solito direzionata verso degli investimenti a medio e lungo termine. Nelle piattaforme broker vi sono dei servizi integrati rivolti ai trader, questi servizi ad esempio offrono il Consensun dei fondamentalisti.

Da cosa vengono influenzati i mercati finanziari

Ora che abbiamo capito casa sia l’analisi fondamentale e le varie strategie, concertiamoci sui mercati. Per iniziare definiamo la parola mercato Mercato in economia indica il luogo e anche il momento in cui vengono realizzati gli scambi economico-commerciali.

Quando parliamo di mercati finanziari non dobbiamo pensare ad un luogo fisico, quanto piuttosto a piattaforme informatiche. Da cosa vengono influenzati i mercati? Come abbiamo appreso durante l’articolo i mercati vengono influenzati da qualsiasi fattore esterno e interno. Ma vediamoli con maggiore attenzione.

I mercati vengo influenzati dagli eventi che ci sono di continuo nel mondo. Come ci fa capire l’analisi fondamentale l’economia è connessa con gli eventi esterni ad essa. I mercati risentono di qualsiasi calamità meteorologica, delle guerre,  dalle epidemie. Non da meno i mercati nazionali e internazionali risentono in modo negativo o positivo dai cambi di governo, elezioni, attentati e quant’altro.

Quali notizie impattano maggiormente nel mercato

Gli eventi politici o economici hanno un impatto non solo nel paese di provenienza, ma su tutti i paesi in cui orbitano interessi comuni. In generale tutte le notizie economiche e politiche influenzano il mercato, ma è ovvio che alcune sono più influenti di altre.
Il mercato è costantemente monitorato da chi fa trading online, per adattare istantaneamente i propri ingressi al cambiamento.

“I micro o macro cambiamenti consento a chi fa trading di approfittare delle notizie finanziarie per fare soldi.”

Ovviamente tanto più sono importanti le notizie, tanto maggiore saranno il loro effetto sui sentimenti degli operatori dei mercati. Da notare che non è solo il mercato ad influenzare gli operatori, ma a loro volta gli operatori possono influenzare il mercato.

Indicatore Net Income (Reddito Netto)

Il reddito netto esprime quanto utile è riuscita a generare con la sua attività. Dal punto di vista dell’analisi tecnica va detto che tale indicatore in valore assoluto non ha molto senso: un titolo il cui reddito netto è molto alto ma ha una storia di redditi alti potrebbe “performare” molto peggio di un titolo che, invece, ha sempre avuto un utile basso o negativo e, improvvisamente, mostra un utile positivo.

Non solo, come per l’andamento del prezzo di un titolo, anche l’andamento grafico del reddito netto può essere indicativo. Redditi sempre crescenti non sono possibili e, pertanto, va analizzata la variazione attesa e quella tendenziale dell’ultimo periodo.

Altro aspetto molto importante è che il reddito netto è un valore CONTABILE, ossia risultato di variazioni puramente contabili che possono fornire all’esterno un segnale “distorto” del reale andamento dell’azienda.

Indicatore Free Cash Flow di Analisi Fondamentale

Questo valore, traducibile in flusso finanziario libero, è un indicatore molto più significativo, a nostro modo di vedere, del semplice reddito. Esso rappresenta la quantità di denaro che l’azienda ha a disposizione per effetto della sua attività operativa (quindi non derivata da eventi occasionali o eccezionali): ci dice quanto denaro è in grado di generare il business di quell’azienda. Questo valore, infatti, è utilizzato nella metodologia di valutazione delle aziende, denominata Discounted Cash Flow.

Naturalmente questi flussi finanziari non sono tutti poi dati agli azionisti sotto forma di dividendi perché servono anche a pagare costi pluriennali o costi che non danno un esborso finanziario ma è chiaro che un’azienda che genera denaro ha meno bisogno di finanziarsi fuori e, sicuramente, è un’azienda che ha più facilità di generare utili. I free cash flow corrisponde al flusso di cassa disponibile per l’azienda, e risulta dalla differenza tra il flusso di cassa delle attività operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso.

La differenza che intercorre tra i flussi di cassa in entrata da attività operative e quelli in uscita per investimenti è denominata free cash flow, FCF: parte di flussi di cassa derivante da attività operative che residua dopo aver risposto alle esigenze di reinvestimento dell’azienda in nuovo capitale fisso. Il flusso di cassa operativo si ottiene sommando all’EBIT, Earnings Before Interest and Taxes, sia gli ammortamenti che la variazione, con il segno più se negativa, meno se positiva, del capitale circolante, risultante dalla differenza tra attività e passività correnti.

Il valore di CAPEX, Capital Expenditure, serve a esprimere gli investimenti a capitale fisso.

E’ bene sapere che FCF e utile netto non coincidono.

Il free cash flow, prende parte al metodo di valutazione DCF, Discounted Cash Flow Method, attraverso l’attualizzazione all’appropriato costo del capitale, Weighted Average Cost of Capital.

FCF non rappresenta propriamente una misura di creazione del valore, in quanto confonde gli investimenti, e il valore dagli stessi creati con quei flussi di cassa generati da tali investimenti, per questo in parte riconducibile al concetto di liquidazione. Investendo un’azienda riduce i propri FCF, mentre l’aumento di questi è il risultato di una riduzione dei propri investimenti. Il valore di un’azienda cresce in corrispondenza dell’aumentare degli investimenti, qualora gli investimenti siano redditizi.

“Anche gli operatori dei mercati finanziari possono cambiare le condizioni del mercato con le loro azioni.”

La classificazione delle notizie

Le notizie che maggiormente influenzano le operazioni sui mercati sono dati dal:

  • PIL;
  • Occupazione;
  • Sentimento dei consumatori;
  • Rapporti economici;
  • Vendite al dettaglio.

Anche se l’importanza delle notizie cambia costantemente, è possibile classificarle a seconda del loro impatto:

  • A basso impatto;
  • A medio impatto;
  • Ad alto impatto.

Passando dalla 1 alla 3, naturalmente aumenta anche l’influenza che la notizia ha sul mercato.

“Queste notizie se elaborate nel modo giusto, offrono una grande opportunità di fare soldi.”

Analisi Fondamentale e Materie Prime

Uno dei settori finanziari dove viene maggiormente applicata l’analisi fondamentale è il settore delle Materie Prime.

L’analisi fondamentale viene applicata alle materie prime, per capire gli andamenti del mercato stesso. Le materie prime risentono maggiormente degli eventi esterni, politici, climatici e di altre tipologie di cambiamenti. Dato che l’analisi fondamentale studia gli eventi macro e micro economici è maggiormente utilizzata nelle materie prime, vediamole ora nello specifico, partendo da una classificazione delle materie prime.

Le materie prime sono tutte quelle materie fondamentali per l’essere umano, utilizzate nella vita di tutti i giorni.

Ci sono due tipi di materie prime:

  • Rinnovabili: Le materie prime di origine vegetale e animale, le quali si rigenerano al termine di il ciclo produzione-consumo;
  • Non rinnovabili: Queste materie sono a termine, non possono essere rigenerate, come ad esempio il petrolio, il rame. Le materie prime non rinnovabili sono disponibili sono in quantità predeterminate.

L’analisi fondamentale viene applicata al mercato delle materie prime per capire e prevedere come si muoveranno nel breve e lungo termine.

Le previsioni che l’analisi fondamentale farà verranno dedotte dallo studio dei fattori legati a quella determinata materia, poniamo l’esempio del petrolio.

Il fondamentalista farà un’attenta analisi sui fattori che girano intorno al petrolio, come guerre o cambi di governo, per fare una previsione sull’andamento dei prezzi. Oltre che ai fattori esterni il fondamentalista esaminerà anche la legge dell’offerta e della domanda,ovvero:

  • Più persone voglio quel determinato bene più il prezzo salirà;
  • Più persone vogliono vendere quel determinato bene, più il prezzo tenderà a scendere.

L’analisi fondamentale nel tentare di prevedere come si muoveranno le richieste, baserà le sue previsioni anche sugli storici di quella determina materia, ad esempio, nel mese di gennaio il petrolio negli anni ha sempre risentito di una maggiore richiesta, a quel punto se non vi sono eventi esterni cosi forti da far cambiare le dinamiche, il fondamentalista sa di certo che è un evento ripetitivo.

Analisi Fondamentale e Forex

L’analisi fondamentale è utilizzata anche nel Forex e in questo caso prende in considerazione i fattori evidenti nella vita di tutti i giorni, come i prezzi delle case o dei beni di prima necessità. L’analisi fondamentale nel Forex prende in esame tutto ciò che influenza la vita quotidiana.

Questo perché l’economica viene influenzata dagli aspetti della vita di tutti i giorni, dalle scelte dei consumatori, ma vediamo nello specifico quali sono gli indicatori che prende in esame l’analisi fondamentale.

Gli indicatori economici più importanti:

  • Pil o prodotto interno Lordo: Questo è l’indicatore macroeconomico più importante per capire lo stato di salute di un’economia;
  • Produzione Industriale: La produzione industriale è l’indice che misura i cambiamenti economici;
  • Ordini di beni durevoli: Questo indice fa si che si possa prevedere il livello delle attività e delle imprese;
  • Vendite al dettaglio: Questo indicatore è il più importante per capire gli andamenti di una nazione;
  • Scorte delle imprese: Questo è un valore macroeconomico molto importante perché fa capire come sono orientate le industrie.

Questi sono gli indicatori di maggiore importanza, che il fondamentalista deve prendere in considerazione nel Forex. Oltre agli indicatori sopra elencati ce ne sono altri, sempre molto importanti, per avere una visone d’insieme e sono i seguenti:

  • Tasso d’ interesse;
  • Scorte grossisti;
  • Redditi delle famiglie;
  • Spese e consumi;
  • Bilancia Commerciale;
  • Tasso di disoccupazione.

Questi indicatori sono parte integrante dell’economia di uno stato, tutti questi fattori giocano una parte fondamentale sullo stato di salute di un paese, il fondamentalista che applica l’analisi fondamentale nel Forex, tramite questi dati comprende lo stato di salute di una valuta.

Gli Stati Uniti d’America il paese che più influenza i mercati di tutto il mondo

Molte nazioni sono dipendenti dal clima economico e politico degli Stati Uniti. Un altro importante attore nel mercato è quello cinese, in quanto è un paese ancora in fase di sviluppo e necessita costantemente di grandi quantità di petrolio e argento e gli Stati Uniti controllano il mercato mondiale di entrambe le attività.

“L’economia cinese è influenzata DALL’ECONOMIA degli Stati Uniti.”

Conclusioni

Lo studio dei mercati e degli andamenti finanziari non è semplice. Per diventare dei trader di successo e anticipare i cambiamenti dei prezzi, capire quando è il momento giuso per acquistare o vendere ci vuole del tempo, esperienza e molta molta disciplina.

La disciplina per chi vuole intraprendere la strada del trading online è basilare, una buona disciplina accostata ad una buona formazione portano ad avere successo.

Il conto demo è un conto gratuito.

Vi consigliamo di approfondire l’argomento dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale , inoltre molte piattaforme di trading mettono a disposizione dei conti prova, chiamati conto Demo, dove potrete fare esperienza sul campo senza però dover investire del denaro, dato che è un conto simulato.

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