Tassi di cambio: Cosa sono, Definizione [2023]

Il sistema di Bretton Woods, in vigore prima del 1971, fu introdotto in sostituzione del gold exchange; tale accordo aveva fissato un tasso di cambio fisso tra tutte le valute e il dollaro, ed un tasso di cambio tra dollaro e oro, e questo al fine di ottenere una stabilizzazione, evitando oscillazioni tra le valute internazionali e fughe di capitali tra un paese e l’altro. Dopo la seconda guerra mondiale, dovendo far fronte alla ricostruzione e necessitando pertanto di forti movimenti di capitale, il sistema Bretton Woods non fu in grado di assicurare la stabilità internazionale.

Nel 1971 venne così creato il Forex ed i tassi di cambio tornarono a fluttuare.

Le oscillazioni del tasso di cambio dipendono dalla domanda e offerta delle due monete; quella che verrà maggiormente domandata, tenderà ad apprezzarsi.

La moneta estera che può essere acquistata con un’unità di moneta nazionale è indicata dal tasso di cambio tra due valute. Il tasso di cambio euro dollaro viene così espresso: EUR/USD.

Oggi il cambio EUR/USD è pari a 1.31259; un euro costa 1.31259 dollari e per ogni dollaro si ricevono 1.31259 $.
Un americano per 100 € dovrà pagare 1.31259 $ x 100 = 1.31259 $.

L’oscillazione dei tassi di cambio è continua e quindi se in questo preciso istante sono necessari 131$ per acquistare 100 €, poco dopo potrebbero essere necessari più oppure meno di 131 $ per acquistare sempre 100 €.

Nel caso in cui si verifichi una situazione in cui il giorno successivo il tasso di cambio passa da 1.31259 a 1.35749, 100 € costerebbero 1.31259 x 100 = 135,749$, 4,5 $ in più rispetto al giorno precedente.

Tra le coppie più utilizzate nel mercato forex abbiamo: EUR/USD, GBP/USD; USD/JPY; AUD/USD, EUR/JPY.

Sul forex i profitti crescono in base ai capitali che si investono anche se con la leva finanziaria è oggi possibile investire somme alte pur non possedendole fisicamente.

Tassi di Cambio

Il tasso di cambio, definito anche tasso di conversione, è quel rapporto che intercorre tra due tipologie di valuta, ossia il prezzo di una moneta “tradotto” in un’altra moneta.

I tassi di cambio vengono espressi con fattori di due valute e generalmente il cambio, in particolar modo nel mercato del forex trading viene indicato con 5 cifre. Facciamo un esempio con una coppia di valute euro/dollaro, ipotizzando un cambio delle due valute corrispondente ai valori EUR/USD.

EUR/USD=1,2745 sta ad indicare che per comprare 1 euro, servono 1,2745 dollari.

In pratica se volessimo comprare 1000 €, dovremmo operare nel seguente modo: 1000×1,2745 = 1274,5 dollari necessari.
Se volessimo invece comprare 1500 €, il calcolo sarebbe 1500×1,2745 = 1911,75 dollari necessari all’acquisto.

Nell’ipotesi in cui volessimo comprare dollari con gli euro, la formula per calcolare il tasso di cambio USD/EUR è la seguente: 1/EUR-USD, ovvero 1:1,2745 = 0,7846 euro.

Vuol dire che per acquistare un dollaro sono necessari 0,7846 €.

Al contempo, se volessimo pertanto comprare 1000 dollari con degli euro, occorrerebbe fare: 1000×0,7846 = 784,6 euro, e se volessimo acquistare 1500 dollari con gli euro, occorrerebbero fare il conto: 1500×0.7846 = 1176,9 euro.

I tassi di cambio hanno un ruolo centrale a livello commerciale, essenziale per qualsiasi libera economia di mercato in tutto il mondo. Le valute rappresentano proprio per questo motivo le variabili finanziarie più seguite, analizzate e manipolate a livello governativo.

I tassi di cambio incidono inoltre sul rendimento reale del portafoglio di un investitore.

Una valuta più forte rende le esportazioni di un paese più costose e le importazioni dai mercati stranieri più convenienti. Una moneta più debole rende le esportazioni di un paese più economiche e le importazioni più costose dai mercati esteri.

I cittadini di differenti paesi possono commerciare tra loro comprando e vendendo le rispettive valute nazionali. Il prezzo della valuta di una nazione, espresso in relazione ad una seconda valuta, è appunto il tasso di cambio, e questo incidendo sul commercio e sui flussi di capitale, ha un ruolo fondamentale nell’area della macro-economia.

Convertitore Valuta

Per conoscere il valore del denaro in altre valute, possiamo adoperare un facile strumento: il convertitore valuta. Si rileva uno strumento utile in più occasioni, e tra queste turisti in viaggio, consumatori interessati all’acquisto di beni esteri, ma non solo.

Maggiori saranno le operazioni di cambio e maggiori le operazioni di quelle imprese con il compito di convertire le valute negli affari al di fuori del paese di origine.

E’ solito che Investitori e speculatori richiedano il cambio valuta in caso di operazioni di cambio per investimenti esteri, e ciò mediante:

  • Azioni;
  • Obbligazioni;
  • Depositi bancari;
  • Immobiliari.

Tasso di cambio reale e nominale

Il tasso di cambio nominale è quello maggiormente presente all’interno delle discussioni economiche. Quando il dollaro è a 1.35 contro l’euro, parliamo di tasso di cambio nominale.
Il tasso di cambio reale rappresenta la quantità di beni e servizi che un paese può scambiare con i beni e servizi di un altro paese.

Il tasso di cambio reale può essere espresso con l’equazione:
(tasso di cambio nominale * prezzo nazionale) / prezzo estero.

Sistema fisso e variabile

Sono i 2 sistemi internazionali di cambio; in quello fisso i paesi fissano il rapporto tra le rispettive valute impegnandosi a mantenerlo nel tempo. Il tasso è mantenuto stabile con l’acquisto/ vendita di riserve di valuta straniera, determinate dalla domanda di valuta.

Nel sistema a tasso fisso, la variazione giornaliera del cambio è minima.

Nel caso in cui il tasso di cambio tra dollaro ed euro fosse fisso nella proporzione 1:1.25, allora aziende, governi e singoli cittadini potrebbero contare sulla mancata variazione del tasso di cambio in uno specifico arco temporale. Questo tasso di cambio fisso è positivo per le aziende, in quanto viene meno l’imprevedibilità delle variazioni del tasso di cambio tra due valute.

Il sistema di tasso fisso risulta però limitativo e costoso da mantenere. In un sistema a tasso di cambio variabile un paese lascia che sia il mercato a stabilire il valore della propria valuta.

L’oscillazione della valuta, fa si che il tasso di cambio risponda a quelle leggi di domanda/offerta applicabili a qualsiasi bene; il valore di una valuta aumenta rispetto alle altre in presenza di una forte domanda di questa. Nella domanda incidono più fattori: gusto consumatori, inflazione, speculazione.

Ne consegue che i tassi di cambio sono più volatili in quei nei sistemi variabili.
Il tasso di cambio dipende da 4 fattori principali: la domanda locale di valute straniere; dalla loro fornitura locale; dalla bilancia commerciale del paese; forza economica del paese e altri fattori.

Tassi di Cambio principali

  1. Spot Exchange Rate: Corrisponde al tasso di una valuta al prezzo di mercato odierno;
  2. Forward Exchange Rate: E’ la possibilità di scambiare una coppia di valute a termine; la valuta deve essere consegnata in un determinato periodo di tempo futuro, ad un tasso concordato. Utilizzato dalle aziende tese a ridurre i rischi di volatilità dei tassi di cambio.
  3. Bi-lateral Exchange Rate: Il tasso a cui una valuta può essere scambiata contro un altra.
  4. Effective Exchange Rate Index (EER): Rappresenta un indice rispetto al valore della sterlina rapportata ad un paniere di valute del paese con cui si negozia (importanza del commercio tra il Regno Unito e il paese).
  5. Real Exchange Rate o Tasso di cambio reale: Indica il rapporto degli indici dei prezzi interni tra 2 paesi. Un aumento in negativo del tasso di cambio reale di un paese nei confronti dell’altro, incide in negativo sulla competitività di quel paese.
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